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Mastoplastica Additiva
Cosa devi sapere sulla Mastoplastica Additiva
La mastoplastica additiva è un intervento di chirurgia estetica che consente di aumentare il volume del seno o delle mammelle poco sviluppate, detta ipoplasia mammaria, e migliorarne la forma.
Si tratta di un’operazione consigliata a tutte quelle donne che desiderano ingrandire il seno in seguito a gravidanze, allattamento o grosse variazioni di peso.
La mastoplastica additiva è inoltre utilizzata in quelle situazioni di eccessivo rilassamento della pelle, dovuto all’avanzare dell’età o nei casi in cui il seno si presenta piccolo o poco sviluppato.
Se il rilassamento è eccessivo si dovrà integrare con una mastopessi.
L’intervento viene eseguito solo dopo lo sviluppo e, in caso di pazienti minorenni, solo se presenti importanti malformazioni.
La mastoplastica additiva avviene tramite l’inserimento di una protesi. A seconda dell’anatomia della paziente può essere inserita sotto il muscolo pettorale, sotto la ghiandola mammaria o a metà tra le due sedi.
La tecnica moderna definita dual plane consiste nell’inserimento della parte inferiore della protesi sotto la ghiandola mammaria, mentre la quella superiore sotto il muscolo pettorale. Questa tecnica dona risultati molto più naturali rispetto alla classica mastoplastica additiva sottoghiandolare. Presenta anche un minore rischio di sviluppare nel tempo il rippling del seno, cioè una sorta di increspatura palpabile e visibile della superficie della mammella, quasi come se fossero delle rughe.
Cosa devi sapere sul pre-intervento di Mastoplastica Additiva
Un aspetto molto importante della mastoplastica è dato dalla visita medica, della durata di circa 45 minuti. Durante la consulenza si valutano le caratteristiche anatomiche, tra cui lo stato della pelle, la posizione ed eventuali asimmetrie nella ghiandola. Si decidono anche la misura (base, altezza, proiezione) e la forma delle protesi (anatomiche o rotonde), oltre all’eventuale necessità di un rivestimento in poliuretano.
Prima dell’intervento è importante verificare le condizioni fisiche attraverso una valutazione clinica, esami di laboratorio, elettrocardiogramma e radiografia al torace. In base all’età e nel caso ci fossero fattori di rischio, si prescrive anche l’ecografia mammaria e/o la mammografia.
Per chi volesse sottoporsi all’intervento in seguito a una gravidanza, è consigliabile aspettare almeno nove mesi dalla fine dell’allattamento.
Mastoplastica Additiva: quali protesi scegliere
Le protesi possono essere di due tipi: rotonde o anatomiche. Le protesi rotonde sono emisferiche, con un aumento di volume uniforme. Le protesi anatomiche donano un aspetto simile a una goccia, con l’aumento del volume nella parte inferiore.
Oltre alla forma bisogna tener conto della proiezione, cioè il grado di sporgenza rispetto al torace.
Per proiezione s’intende l’aumento di volume e di proiezione delle protesi, in base alla quantità di gel contenuto a parità di base e altezza. Maggiore è la presenza di gel, più le protesi saranno proiettate e avranno un volume maggiore.
Le protesi usate nei nostri centri medici di Monza e Lecco, sono fatte di gel altamente coesivo in triplice camera. Possono avere un rivestimento in poliuretano per ridurre gli spostamenti dalla loro sede e per diminuire le contratture capsulari che causano il rippling del seno.
Le protesi sono di ultima generazione. Questo significa che sono affidabili, resistenti e la loro durata è da considerarsi illimitata. Per questi motivi sono garantite a vita dalla casa produttrice e accompagnate da un certificato che ne attesta la provenienza e il lotto di fabbricazione.
Tuttavia, la loro integrità potrà essere sempre controllata durante i normali controlli di screening per il tumore della mammella nelle pazienti con più di 50 anni o durante l’ecografia al seno per chi dovesse avvertire fastidi o notare modifiche nella forma delle protesi.