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Laser Epilazione
Cosa devi sapere sull’epilazione laser
L’epilazione laser è una tecnica per rimuovere i peli superflui, in modo progressivamente permanente, su viso e corpo.
Il laser agisce sulla componente colorata del bulbo pilifero, cancellando l’apporto nutritivo al follicolo, fino alla rimozione dell’80% dei peli nelle zone interessate.
L’epilazione laser ha, da un lato, una valenza estetica e, dall’altro, una medica, poiché diventa un efficace strumento risolutivo in alcune situazioni cliniche, spesso legate a disfunzioni ormonali, quali:
- L’irsutismo, cioè la crescita dei peli in zone corporee dove non dovrebbero comparire.
- L’ipertricosi, ovvero la crescita esagerata dei follicoli in parti del corpo che li presentano già in natura, dovuta a squilibri endocrini, quindi ormonali.
- Le follicoliti inguinali ricorrenti.
Come funziona il trattamento di epilazione laser
Il trattamento di epilazione laser cambia, da persona a persona, in base ad alcuni fattori:
- Il fotototipo, cioè le caratteristiche della pelle. Per le carnagioni con fototipo elevato (V o VI) è sconsigliato perché c’è molta melanina che fa assorbire il calore alla cute e non al pelo.
- Il colore dei peli ( non è possibile trattare peli chiari )
- Il diametro e la densità dei follicoli, in base a quanto sono folti nelle aree in cui crescono.
Per ottenere risultati completi e soddisfacenti, le sedute necessarie variano da 2-3 per zone come quella inguinale, fino a 10 per altre come quella pettorale.
I trattamenti avvengono a distanza di 20-40 giorni l’uno dall’altro, in funzione alle fasi di crescita del follicolo e delle cicliche variazioni ormonali dell’organismo. Infatti, il laser va a colpire, in modo sequenziale e mirato, tutti i singoli bulbi piliferi in cui si stanno formando nuovi peli, senza nuocere ai tessuti intorno.
Questi, presentano tre fasi nella crescita:
- L’anagen, cioè la crescita. È il momento in cui i peli sono sensibili al trattamento. Non in tutte le parti del corpo c’è però la stessa percentuale di questo stadio. Per questo motivo in alcune zone sono necessarie più sedute. Per esempio, solo il 20% dei peli delle gambe è soggetto a questa fase.
- La catagen, cioè la transizione. È la seconda fase del ciclo e ha una durata di 2-3 settimane. In questo momento il pelo passa dalla papilla pilifera in cui è nato, alla superficie della cute.
- Il telogen, cioè il riposo. Questo periodo dura 2-3 mesi. Il pelo è ancora nel follicolo pilifero, ma è come addormentato, non ha attività vitali attive.
Dopo le sedute e per il periodo di tempo indicato dal medico, è opportuno applicare localmente gli ausili consigliati, come creme idratanti lenitive, che aiutano a rendere più efficace la terapia.
Inoltre è fondamentale evitare di fare cerette nelle zone che si epilano, tra una seduta e l’altra, perché lo strappo interrompe il ciclo di crescita dei peli.
Cosa devi sapere sulle possibili complicazioni dell’epilazione laser
Con l’epilazione laser a diodi possono sorgere alcune complicanze localizzate.
Le più frequenti sono:
- Leggero dolore durante il trattamento.
- Arrossamento momentaneo della cute.
- Gonfiore della zona trattata, che scompare spontaneamente poco tempo dopo la seduta.
- In presenza di peluria chiara e sottile, possibili risultati insoddisfacenti.
Le più rare invece sono:
- Iperpigmentazione infiammatoria di alcune zone trattate.
- Piccole escare, crosticine, che scompaiono in modo naturale.