CHIRURGIA ESTETICA
CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA
Lobo auricolare dilatato da Piercing
Cosa devi sapere sulla ricostruzione del lobo dilatato o bifido
La ricostruzione del lobo dilatato o bifido, permette di riparare la lacerazione dei tessuti auricolari indeboliti nel tempo, e a tutte le età, col risultato di un lobo integro ed esteticamente piacevole da vedere.
La divisione può essere parziale, con un foro solo allungato, allargato o deformato. Oppure può essere totale, con lo strappo che divide la pelle in due parti. In questo caso si parla di schisi, o più comunemente di lobo auricolare bifido.
Le cause possono essere molteplici:
• I dilatatori delle orecchie, che allargano i lobi in modo permanente. Questa tendenza è sempre più diffusa tra le persone. Purtroppo, superati gli 8 mm di dilatazione, è molto difficile che il buco possa tornare a contrarsi fino a riassumere le sue normali dimensioni.
• I fori creati nel tempo da orecchini grossi e pesanti. Questa problematica può peggiorare fino a portare alla schisi.
• Un’altra causa del lobo bifido può essere dovuta al forte strattonamento di orecchini, che provocano la rottura del tessuto,a volte in modo irregolare.
• In rari casi il motivo può essere congenito, cioè determinato da una malformazione genetica presente fin dalla nascita.
• Un altro fattore che può contribuire alla lacerazione è la posizione del foro, troppo vicino al limite del lobo, e successivamente aggravato dalle cause sopra elencate.
• Anche le cheloidi possono essere una problematica. Si tratta di cicatrici anomale, a volte dolore e dalle dimensioni tali da alterare esteticamente l’orecchio, che si formano sia in persone predisposte, sia in seguito alla rottura e alla lacerazione della pelle, dovuta ai piercing.
Come funziona l’intervento di ricostruzione del lobo dilatato o bifido
L’irregolarità della rottura dei tessuti, in seguito a un trauma, potrebbe causare una complicazione nell’operazione chirurgica.
L’intervento di ricostruzione del lobo dilatato, eseguito nei nostri centri di Monza e Lecco, avviene in anestesia locale a livello ambulatoriale. Se l’operazione riguarda entrambe le orecchio, la durata è di 30-45 minuti.
Se il lobo è solo dilatato, si rimuove la pelle in eccesso intorno alla lesione e si sutura quella rimasta, in modo da darle una forma armoniosa. I punti sono molto sottili, così da non alternare la forma del lobo.
In presenza del lobo dilatato, si incide la parte lungo la linea di divisione delle due parti, per poi unirle e suturarle.
In entrambi i casi è possibile lasciare una piccola fessura che faccia da nuovo buco per gli orecchini.
Se sono presenti cheloidi, queste vengono rimosse. Se sono sul lobo, si usa il tessuto sano rimasto per ricostruire la parte daneggiata.
Cosa succede dopo l’intervento di ricostruzione del lobo dilatato o bifido
Dopo l’intervento di ricostruzione del lobo dilatato, si applica una medicazione con garza grassa e cerotti da tenere 2/3 giorni.
Si consiglia di non bagnare la parte medicata nei giorni successivi all’intervento. Dal quarto giorno è bene prestare molta attenzione quando sia asciuga la ferita.
Il bagno in vasca e il nuoto sono scoraggiati nel primo mese.
Le cicatrici residue si attenuano nel tempo, diventando molto chiare, fino a risultare quasi invisibili, dopo qualche mese.
Se durante l’intervento si è deciso di non lasciare un piccolo foro per gli orecchini, sarà possibile farlo dopo 4 mesi. Si raccomanda però di prestare attenzione a quelli molto pesanti, così da evitare di incorrere nuovamente nel problema.
Quali fattori possono ritardare la cicatrizzazione dopo la ricostruzione del lobo dilatato o bifido
Il fumo è una delle cause che può contribuire a una cattiva cicatrizzazione, così come la scarsa igiene, l’esposizione solare ed eventuali traumi sulla sede dell’intervento.
Anche le carenze vitaminiche possono rallentare il processo.
In alcuni casi si tratta di fattori genetici che non possono essere controllati.
In generale, è bene che il paziente adotti comportamenti nella vita quotidiana che portino a una buona guarigione.
Per aiutare la ripresa, dopo il primo mese si potrà applicare una crema cicatrizzante a base di silicone lungo la cicatrice.
