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Mastopessi
Cosa devi sapere sulla mastopessi
L’intervento di mastopessi è indicato nei casi di ptosi, cioè seno svuotato e cadente, correggendolo e sollevandolo, donandogli così forma. Spesso questa condizione, oltre al passare del tempo e all’invecchiamento cutaneo, con perdita di elasticità, avviene in seguito a gravidanze e/o allattamento o a perdita di peso. L’operazione è indicata anche per ridurre il diametro delle areole, se troppo grandi, e per correggere eventuali asimmetrie mammarie.
Ci sono casi in cui la mastopessi si può associare alla mastoplastica additiva. In genere accade in presenza di seno piccolo o perdita di volume.
L’intervento solleva e compatta la ghiandola mammaria senza asportarne il contenuto. A seconda del grado di ptosi e delle caratteristiche anatomiche della paziente, come l’elasticità della pelle, la forma e il peso delle mammelle, cambia la tecnica chirurgica. Come risultato, le cicatrici saranno presenti o solo nella parte inferiore dell’areola o su tutta la sua circonferenza, grazie a una sola incisione.
Nei casi con ptosi più gravi, si deve ricorrere alla tecnica detta ad Ancora o a T invertita, cioè un taglio verticale nel solco mammario. Mentre se si asporta la cute intorno all’areola, si può associare l’inserimento di una piccola protesi.
Cosa devi sapere sul pre-intervento di mastopessi
Prima dell’intervento, effettuato nei nostri studi medici a Monza e a Lecco, è consigliata un’ecografia mammaria e/o una mammografia per accertarsi non ci siano controindicazioni.
Prima della mastopessi è molto importante astenersi dal fumo, non praticare sport intensi ed eliminare i farmaci che tendono a diluire il sangue, come i FANS (farmaci anti infiammatori non steroidei come l’aspirina, il brufen, l’oki etc).
Cosa devi sapere sull’intervento di mastopessi
L’operazione avviene in anestesia generale o locale, a seconda della quantità di pelle da asportare, e dura dalle due alle tre ore, in base alla grandezza del seno.
A seguito della mastopessi ci sono due fattori di cui tenere conto:
• Il primo è legato alle cicatrici che non scompaiono del tutto, ma a seconda del grado di ptosi e di tecnica chirurgica usata rimangono più o meno evidenti.
Per questo, particolare attenzione devono prestarla le pazienti fumatrici, perché il fumo può causare una mediocre cicatrizzazione.
• Il secondo è legato invece alla durata nel tempo dei risultati. È importante sapere che l’intervento non è definitivo perché non si possono fermare né l’invecchiamento dei tessuti, né la forza di gravità. Per questi motivi occorre che la paziente abbia aspettative realistiche sul futuro post intervento.
Cosa succede dopo l’intervento di mastopessi
Dopo la mastopessi, vine applicato un bendaggio elastico da tenere nelle prime 48 ore e che andrà tolto esclusivamente dal chirurgo. Nelle successive quattro settimane, per un modellamento migliore, si consiglia di indossare un reggiseno conformato tenendolo giorno e notte.
Il normale edema post-operatorio, scompare, in genere, entro sei settimane. È comune anche, nei primi mesi, avere meno sensibilità dell’areola e a lato del seno.
Per il ritorno alle attività della vita quotidiana si consiglia di aspettare almeno una settimana e di sospendere quelle sportive per almeno un mese.
Non esistono contrindicazioni per un futuro allattamento, perché la funzione della ghiandola e dei dotti rimangono intatti.