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Medicina rigenerativa

Chirurgia e medicina estetica:
presente e futuro

Incontriamo il dottor Carlo Fidanza, 15 anni di esperienza nel campo della chirurgia plastica ed estetica, per affrontare le principali tematiche inerenti alla sua specialità.

Incontriamo il dottor Carlo Fidanza, 15 anni di esperienza nel campo della chirurgia plastica ed estetica, per affrontare le principali tematiche inerenti alla sua specialità.

Buongiorno dottor Fidanza, dopo 15 anni di esperienza nel campo della chirurgia plastica ed estetica, che direzione sta prendendo questa branca della medicina così attenta alle innovazioni?

Da un lato una direzione sicuramente errata, complici i social media e stereotipi che pongono come modello da seguire l’esagerazione. Il gold standard nel mio lavoro, l’obiettivo da prefiggersi, è fare in modo che tutto sia armonioso e che non si capisca che è “ritoccato”. Se incontri una persona e pensi “ che labbra esagerate, che espressione pietrificata, che seni enormi…“ vuol dire che non è stato fatto un buon lavoro. Il problema è che tante persone pensano di star bene, in realtà si tratta di dismorfismo ovvero un’errata percezione del proprio aspetto.

 

Cosa sarebbe opportuno chiedere al chirurgo plastico per essere in sintonia con il proprio corpo?

E’ fondamentale fidarsi di un professionista che non deve dire sì ad ogni richiesta, ma deve spiegare quali sono le proporzioni da rispettare e l’importanza di lavorare in massima sicurezza.

 

Dottor Fidanza, quanto è importante la sicurezza nel suo lavoro?

La sicurezza ha la massima priorità. La sicurezza ha un costo. Scegliere in base ad un concetto “low cost” è pericolosissimo. Per garantire certi standard i prezzi salgono, è inevitabile. Mi permetta di farle un esempio: un intervento chirurgico di blefaroplastica superiore (ovvero rimozione della cute in eccesso della palpebra) tra i più richiesti e apparentemente semplici, se viene eseguito in un ambulatorio, spesso senza anestesista ed esami pre operatori,  avrà un costo dimezzato rispetto a chi lo esegue in struttura protetta con la presenza di un anestesista che, oltre ad una leggera sedazione, se il paziente dovesse avere una qualsivoglia reazione allergica, è in grado di salvarti la vita; in un contesto ambulatoriale il paziente rischierebbe di “lasciarci le penne”.

 

Quali sono le ultime novità in medicina e chirurgia estetica?

Direi che la più significativa, in medicina estetica, è l’utilizzo di cellule simil staminali prelevate dal tessuto adiposo del paziente che, dopo essere state opportunamente preparate, vengono iniettate in zone del corpo e volto altrimenti molto difficili da trattare come palpebre, il terzo medio del volto, collo, décolleté. In questo caso non si avrà un riempimento come si usa fare con i filler (ad esempio acido ialuronico), né una distensione dovuta a botox, ma un rigenerazione dell’elastina e del connettivo con l’effetto di una pelle più tonica.

Nell’ambito della chirurgia, invece, abbiamo a disposizione protesi mammarie di ultima generazione costituite non solo da silicone, ma anche da borosilicato, che le rendono il 30% più leggere. Utilizzando forme a goccia, posizionate in dual plain (in parte sotto il muscolo e in parte sotto la ghiandola) e rispettando le proporzioni del torace, il risultato è sorprendente per quanto naturale.
 

Che consiglio dare alle pazienti che vorrebbero migliorare il proprio aspetto?

Scegliere sempre un professionista in Chirurgia Plastica, non cadere nella logica pericolosissima del low-cost che nasconde spesso impreparazione, scarsi materiali e poca sicurezza e, da ultimo, ricordare che la serietà di un professionista si evince se vi parlerà per metà del suo tempo di quanto sono belli certi risultati e per metà di quali possono essere le complicanze e gli eventi avversi.